Franco Battiato e Giusto Pio - foto di Daniele Macca |
“KUM
– percorsi intrecciati con Franco Battiato”, è la prima opera dedicata
all'arte di Giusto Pio che nasce dal sodalizio discografico
tra Associazione Studio Giusto Pio, Artis Records / Cramps Music e Miraloop.
Kum contiene quattro opere intere: “Rappel”
(1978) “Alla Corte di Nefertiti” (1988), “MeDea”
(1991) e “A.D.A.M. Ubi Es” (1993). Di queste opere, tre sono
inedite e vedono la luce per la prima volta, soltanto “Alla Corte di
Nefertiti” venne pubblicata, a suo tempo, su idea di Franco Battiato
(suo il titolo) proprio con la sua casa discografica L'Ottava.
Le
quattro opere sono state raccolte ora in questo doppio vinile che
rappresenta l'inizio di un racconto di musica e di immagini, di sogni e di
arditi esperimenti.
KUM
è un lavoro che ripercorre l’attività del Maestro Giusto Pio dalla fine degli
anni ’70 ai primi anni ’90. Poco più di un decennio di sperimentazione sonora
in cui il fil rouge che collega le quattro opere in esso contenute, Rappel,
Alla Corte di Nefertiti, MeDea e A.D.A.M. Ubi Es, è rappresentato dal continuo
confronto con il Maestro Franco Battiato. Un incontro, il loro, capace di
tracciare, a distanza di quasi mezzo secolo, quell’indirizzo filologico che ci
permette di comprendere l’origine della visione post-avanguardista di Giusto
Pio. Scambi di idee, visioni, approcci e suggestioni che si traducono nella
ricerca di nuove sonorità tra frammenti musicali e “contrappunti astrali in
frequenze e colori nel tempo”, da qui il sottotitolo “Percorsi
intrecciati con Franco Battiato”.
Risulta
oltremodo interessante, esaminando invece la loro attività artistica,
constatare come i “percorsi intrecciati” fra i due fossero la regola e non
l’eccezione: nel 1983 Silvio Rossi (Il Monello) definì il sodalizio
Battiato-Pio “un matrimonio artistico senza possibilità di divorzio”.
Radius
(Formula Tre) nel DVD del film “La Voce del Padrone” ci descrive il
collegamento dei registratori Revox in casa Battiato per il
brano Rappel di Pio, mentre le registrazioni del concerto-improvvisazione che
Pio e Battiato tennero a Palermo al Punto Rosso nel Febbraio 1978, riportano
l’improvvisazione di Pio al violino che alcuni mesi dopo confluirà, con il
titolo “Telegrafi”, nel disco “Juke-Box” di Battiato. Per ulteriori
approfondimenti sull’argomento consigliamo la lettura del libro -
documento “Franco Battiato & Giusto Pio: uno sguardo dal ponte”
di Stefano Pio, figlio di Giusto, a sua volta musicista,
testimone diretto e privilegiato del loro sodalizio artistico.
Le
strade battute da Pio e Battiato, a volte complementari ed a volte simmetriche,
hanno portato dunque i due artisti ad intraprendere “Percorsi intrecciati”
dai quali sono scaturiti brani contemporanei, ipnotici e sorprendenti, che
mirano a propiziare il risveglio interiore (da qui l’idea di intitolare la
raccolta “KUM”).
Registratori
a nastro concatenati e strumenti sovrapposti in arditi e avveniristici
esperimenti sono, ancora oggi, qualcosa di strabiliante e di inconsueto. I
riverberi ed i campionatori digitali infatti, che attualmente riproducono ogni
tipologia di effetto, timbrica e sonorità, non esistevano ancora negli anni in
cui i brani proposti in questo doppio vinile furono concepiti.
La
copertina è stata realizzata astraendo ed elaborando disegni originali dello
stesso Giusto Pio, ricavandone forme, colori e figure. Dentro il vinile, che si
apre a busta, troverete una rappresentazione temporale delle opere che i due
musicisti hanno portato avanti sia in proprio che in solido, mentre con i
dischi troverete delle stampe che descrivono nel dettaglio, opera per opera, le
singole opere.
“KUM”
un capolavoro da guardare, leggere, ascoltare ed amare.