Dal 1° luglio 2022 è disponibile in rotazione radiofonica “E uscimmo infine a riveder le stelle” (PSR FACTORY LABEL), il nuovo singolo di Stona.
“E uscimmo infine a riveder le stelle” è la title-track del nuovo disco di Stona che prende in prestito il famoso passaggio dell’Inferno Dantesco tratto dalla Divina Commedia, storpiandolo un po’ (l’originale recita infatti “e quindi uscimmo a riveder le stelle” – Inferno XXXIV, 139), ma il significato resta lo stesso: ritornare alla normalità dopo un periodo di angoscia, di difficoltà o di pericolo; in questo caso specifico s'intende il ritorno alla normalità dopo gli anni del Covid, dopo vicissitudini e problematiche personali.
La copertina dell’album mostra un ragazzo con indosso un visore per la realtà virtuale, come a chiedersi se le nuove generazioni saranno davvero mai in grado di tornare a riveder le stelle dopo tutto questo passato oppure ciò che rimane è qualcosa di surrogato, di finto?
La copertina del singolo omonimo, invece, mostra un frame estratto dal videoclip ufficiale del brano con due astronauti intenti ad esplorare un pianeta, a rappresentare l’uomo intento ad indagare sul proprio futuro, mai come adesso così nebuloso, alla luce anche degli ultimi eventi in Ucraina.
La copertina del singolo omonimo, invece, mostra un frame estratto dal videoclip ufficiale del brano con due astronauti intenti ad esplorare un pianeta, a rappresentare l’uomo intento ad indagare sul proprio futuro, mai come adesso così nebuloso, alla luce anche degli ultimi eventi in Ucraina.
Il brano è stato registrato presso il PSR Recording Studio di Peveragno e prodotto da Guido Guglielminetti e vede Stona alla voce, chitarra e tastiere e lo stesso Guglielminetti al basso, chitarre e programmazioni.
Spiega l'artista a proposito del brano: “... la cosa più incredibile dopo una tempesta e tornare alle proprie vite e saper accettare il fatto che probabilmente non saranno mai più le stesse comunque...”
In collaborazione con la community di MART Production, Stona prende in mano la regia e il montaggio per questo nuovo videoclip ambientato in un possibile futuro di esplorazione marziana o su di un qualunque altro pianeta.
Spiega l'artista a proposito del brano: “... la cosa più incredibile dopo una tempesta e tornare alle proprie vite e saper accettare il fatto che probabilmente non saranno mai più le stesse comunque...”
In collaborazione con la community di MART Production, Stona prende in mano la regia e il montaggio per questo nuovo videoclip ambientato in un possibile futuro di esplorazione marziana o su di un qualunque altro pianeta.
Il messaggio è il saper costruire il proprio futuro al meglio delle proprie possibilità: i due esploratori protagonisti del video rappresentano l'uomo alla ricerca continua del proprio domani, con il rischio di tralasciare ed abbandonare il presente. Sono anche il simbolo delle maschere e dei filtri che ci poniamo ogni giorno addosso per il fatto di non saper affrontare le nostre paure e di non avere il coraggio, troppo spesso, di saperci mostrare per come siamo realmente.
Girato fra California, Nevada e Arizona, il clip vede protagonista il "Mojave", uno dei più grandi deserti statunitensi con al suo interno parchi naturali come la famosa Death Valley (Zabrinskie Point) o il Joshua Tree, reso famoso dal celebre scatto sulla copertina dell'omonimo album degli U2.