Quasi nulla, posso dire con orgoglio che il disco è stato registrato in studio con i musicisti proprio per ottenere un suono molto analogico ma ben suonato, solo un brano si discosta da questa produzione, dove abbiamo provato a mettere qualche suoni digitale
Secondo te prima, sarebbe stato possibile produrre “Eterno” senza i computer? O meglio: ti sarebbe stato possibile?
Sicuramente i computer rendono tante cose accessibili a tutti, per la registrazione in sè non è stato lo strumento cardine.
La tua voce: è figlia del vissuto o di quello che vorresti fosse il vissuto?
Assolutamente del vissuto, tutto quello che canto nasce da un qualcosa che ho passato, che vedo o che vivo, anche le imperfezioni escono fuori perché ho vissuto ben poco di perfetto. Sono estremamente sincero in quello che scrivo, a tratti anche troppo.
E per davvero esiste una dimensione eterna del tempo e delle cose? Te lo chiedo perché sottilmente il disco culla un senso di nostalgia verso il tramonto di tutte le cose…
Non lo sapremo mai, però sono certo che possiamo lasciare il segno in questo percorso e per me lasciare il mio nome nella musica potrebbe essere un modo per aver ridato ad essa quello che lei ha dato e mi dà ogni giorno.