Intervista a Ro'Hara per il singolo “Filo d'oro”

Rossella Prignano, in arte Ro'Hara nasce a Verona il 2 dicembre 1992. In questa intervista la cantautrice ci racconta il suo ultimo singolo “Filo d'oro” un brano pop soul energico, poetico e positivo, contaminato da suoni elettronici e momenti gospel.

 
Come stai vivendo l’uscita del singolo?
L'uscita di un singolo è sempre una grande emozione mista a preoccupazione. Sono emozionata perché finalmente, dopo mesi di lavoro, posso far ascoltare ciò che ho creato. Preoccupata perché spero che il brano piaccia ovviamente. Devo dire che fino ad ora i feedback sono stati positivi.
 
Raccontaci la genesi del nuovo brano: dal sound alla tematica.
"Filo d'oro" è un brano autobiografico che vuole parlare di rinascita. Quando viviamo un momento difficile e tormentato, il filo delle nostre emozioni è nero e sfilacciato, ma soprattutto scollegato da tutto.
Per fortuna non si parla di fine, perché qualcosa o qualcuno riconosce il nostro dolore, stringe il proprio filo d'oro al tuo ed illumina la strada persa, facendoti ritrovare la speranza. Penso che ognuno di noi abbia il proprio filo d'oro, deve solo incontrarlo. È stato facile scrivere "Filo D'oro", non perché sono brava ma perché è stata una esigenza. Il sound che ho scelto è un pop soul, contaminato da suoni elettronici che verso la fine va verso il gospel. Un po’ tutto il mio progetto ha questo sound perché è il genere che più ascolto da quando sono bambina.
 
Come ti sei avvicinata allo stile musicale a cui siamo abituati a sentirti? Quali sono i tuoi artisti di riferimento?
Ho sempre ascoltato tanta musica ma il nostro orecchio va istintivamente verso le cose che preferisce. Il mio è sempre stato il soul; non a caso questa parola significa anima. Amo le voci che cantano dalle viscere e che fanno sentire tutto ciò che provano...mi emozionano e trovo trasmettano verità. Steve Wonder, Otis Redding, Ray Charles, Etta James, Alicia Keys ecc. sono la punta più alta di questo genere e mi hanno davvero ispirato un sacco nella la mia musica.
 
Quali sono le maggiori difficoltà che hai affrontato negli anni per emergere nell'ambito musicale?
Decidere di intraprendere questo tipo di strada è davvero dura. Non sono nata ieri e di difficoltà ne ho avuto tante. Opportunità andate in fumo, porte chiuse, giudizi negativi ne potrei davvero raccontarne tante ma questo non mi ha mai fatto perdere la speranza. La propria arte è un po’ come l'amore: non si può piacere a tutti no?
 
Il tuo sogno nel cassetto?
 Per me la cosa fondamentale è essere felice e non perdere mai la passione per ciò che faccio. Tutto il resto arriva spontaneamente. Spero un giorno di esibirmi su un palco importante, credo sia il sogno di tutti gli artisti.
 
Quali sono i prossimi obiettivi?
Tanti live per far conoscere il più possibile la mia musica e crearmi un pubblico ampio ed infine continuare a scrivere per dare vita a nuova musica!