Crisi Esistenziale: Valy ci guida nel cuore della sua musica

redazione

Siamo qui oggi per immergerci nell'universo musicale di Valy, artista poliedrica, e scoprire i dettagli del suo ultimo singolo, "Crisi Esistenziale". Questa canzone è nata da una crisi reale, un tumulto interiore vissuto durante il secondo lockdown durante l'epidemia globale. Valy ci conduce in un viaggio attraverso il suo mondo emotivo, svelando come la solitudine e la frustrazione abbiano plasmato la sua creatività. In un momento in cui il mondo ha rallentato e ci ha costretti a riflettere, questa canzone ci invita a considerare quanto sia importante condividere la nostra quotidianità con gli altri e a esprimere le nostre emozioni. 

Come stai vivendo l’uscita del singolo?
Beh ovviamente sono entusiasta e ansiosa di vedere se e quanto funzionerà, della risposta della gente, ma soprattutto non vedo l´ora di portarla dal vivo.

Raccontaci la genesi del nuovo brano: dal sound alla tematica.
Questo brano nasce durante una crisi che ho vissuto in prima persona durante il secondo lockdown, ho sofferto molto la solitudine e la poca libertà, cosi una sera ho preso la macchina per fare un giro, pur di vedere qualche spazio aperto e tra me e me ho iniziato a canticchiare le prime parole del ritornello finché non e diventato così convincente da cantarlo a squarcia gola.
Ovviamente tornata a casa ho iniziato a lavorarci, fin da subito sapevo che avrebbe avuto un’influenza rock per via dei sentimenti che provavo nel momento in cui l´ho scritto.

Come ti sei avvicinata allo stile musicale a cui siamo abituati a sentirti?
Il mio stile è pieno di influenze perché da sempre amo la musica di vario genere non mi sono mai fermata ne limitata in uno solo.
Questa versatilità a volte è considerata un vantaggio ma altre un limite perché per qualcuno sembra difficile inquadrare un percorso discografico.

Quali sono i tuoi artisti di riferimento?
Potrei fare una lista infinita, sicuramente ai lapicide ci sono Janis Joplin ed Amy Winehouse.

Quali le maggiori difficoltà che hai affrontato negli anni per emergere nell'ambito musicale?
È molto difficile portare progetti indipendenti live, i locali hanno una selezione molto ristretta che spesso si riduce a Party Band o Persone già molto conosciute, perché cercano di avere clientela facile e assicurata.
Comprensibile dal loro punto di vista, ma allo stesso tempo taglia le ali a tanti artisti che vorrebbero concentrarsi sulla loro musica ma che si ritrovano a  fare altro per lavorare.

Il tuo sogno nel cassetto?
Poter calcare grandi palchi con la mia musica, condividere le mie esperienze
Ma soprattutto poter parlare di tematiche che più mi stanno a cuore.

Quali sono i prossimi obiettivi?
Spero in un tour molto presto.
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