Un titolo ironico e malinconico al tempo stesso, per un brano che parla della vita attraverso le sue piccole cose. “Mentine, Sushi e Coca Cola” è il nuovo singolo di Plebbo, realizzato in collaborazione con Byron e frutto di una scrittura a sei mani che si distingue per sincerità e leggerezza riflessiva. Il brano segna una tappa particolare nel percorso del giovane cantautore romano, che dopo le prime pubblicazioni sta consolidando un’identità sonora in continua evoluzione. In questa intervista ci parla della nascita del singolo, delle sue ambizioni future e del sogno di portare finalmente le sue canzoni anche dal vivo.
Come stai vivendo l’uscita del singolo?
In maniera abbastanza normale, ormai il brano è uscito da qualche mese e non vedo l’ora che esca il nuovo brano.
Raccontaci la genesi del nuovo brano: dal sound alla tematica.
Questo è l’unico brano che non ho scritto da solo, è stato scritto insieme ad altri due artisti, Marco Migliorati (in arte Byron) ed Enrico Plebani. Il brano è cominciato da un’idea di produzione, su cui poi abbiamo cominciato a buttare giù il testo del brano. Non siamo partiti con l’idea di trattare un argomento preciso, ma alla fine tutto ciò che abbiamo scritto riconduceva alla narrativa del defunto che ripensando alla sua vita, capisce che le cose più importanti erano le piccole cose.
Come ti sei avvicinato allo stile musicale a cui siamo abituati a sentirti? Quali sono i tuoi artisti di riferimento?
Diciamo che questo brano a livello di sound si differenzia abbastanza dagli altri, proprio perché è stato scritto da tre persone. In generale il mio stile nasce da ciò che mi piace, da un po' di sperimentazione e nei primi tre brani anche dalla collaborazione di Diego Calvetti come produttore. Se dovessi scegliere i tre artisti che più mi hanno ispirato in assoluto sarebbero: Jeff Buckley, i Radiohead e Lucio Battisti.
Quali le maggiori difficoltà che hai affrontato negli anni per emergere nell'ambito musicale?
Devo dire la verità, per me è un percorso relativamente nuovo che sto cercando di affrontare con calma e nel migliore dei modi. Nell’ ambito musicale non mi sono ancora trovato di fronte a grandissime difficolta. Giusto a volte ho delle difficolta creative nel tirare fuori qualcosa di veramente autentico però niente di eclatante per ora.
Il tuo sogno nel cassetto?
Il mio sogno nel cassetto sarebbe vivere di musica continuando a provare l’entusiasmo che provo in questo momento.
Quali sono i prossimi obiettivi?
Sicuramente nei prossimi mesi non vedo l’ora di pubblicare i miei prossimi brani di cui vado molto fiero e vorrei rilasciare un album in un futuro prossimo. Un’altra cosa che mi piacerebbe fare a breve è cominciare a fare qualche performance live.