In un’epoca dove si corre a cancellare il
passato, France sceglie di custodirlo: la Polaroid sbiadita che ritorna nel
testo è un simbolo potente della memoria che resiste, mentre la farfalla –
spesso fragile – qui diventa emblema di forza e rinascita. Il sound, coerente
con la sua identità musicale e arricchito da strumenti suonati dal vivo,
accompagna con sincerità le parole, facendo emergere un cantautorato
contemporaneo ma profondamente radicato nella tradizione italiana.
Nel
corso dell’intervista, France racconta il suo amore per Fabrizio Moro, la
voglia di trasformare la passione in professione e gli obiettivi futuri, a
partire da nuovi brani in arrivo fino alla realizzazione di un album in
collaborazione con il suo team, Giuseppe Macchitella e Rory Di Benedetto.
Come stai vivendo l’uscita del singolo?
Sono abbastanza tranquillo e allo stesso tempo felicissimo
Raccontaci la genesi del
nuovo brano: dal sound alla tematica.
Il mio nuovo singolo è nato durante l’estate di due anni fa.
Questo brano è un inno all’amore autentico, quello che va oltre le cicatrici del passato e abbraccia le imperfezioni dell’altro. Esprime un amore che va oltre le ferite lasciate da chi, in passato, non ha saputo vedere oltre l’apparenza. L’immagine della Polaroid sbiadita rappresenta il tempo che passa, che cerca di consumare i ricordi, ma viene sconfitto dall’intensità del legame. Il tempo può logorare la carta ma non il sentimento. Nel ritornello l’immagine della farfalla, spesso simbolo di qualcosa di fragile, qui diventa la chiave della salvezza, la presenza capace di dare un senso anche ai momenti più bui. Inoltre ci fornisce la testimonianza che anche in mezzo alle difficoltà, l’amore può essere un porto sicuro. È un brano che parla di fiducia, di accettazione reciproca, di un amore che non si spaventa di fronte ai mostri dell’altro, ma li accoglie e li sfida insieme. Amare non è pretendere fiducia immediata, ma saper aspettare che l’altro trovi il coraggio di lasciarsi andare. L’amore vero non forza, non pretende, ma resta, anche quando l’altro ha paura di crederci.
Il sound rispecchia pienamente quello che è il mio genere musicale il tutto arricchito dagli strumenti dal vivo
Come ti sei avvicinato/a
allo stile musicale a cui siamo abituati a sentirti? Quali sono i tuoi artisti
di riferimento?
Sono un amante dei grandi classici della musica italiana e prediligo la musica “dell’epoca precedente” ma etichettandomi come un amante della musica mi piace ascoltare di tutto.
L’artista che mi ha influenzato maggiormente e che seguo con tantissima ammirazione è Fabrizio Moro che rappresenta per me l’apice del cantautorato italiano in questo momento. I suoi testi sono a tutti gli effetti delle poesie che colpiscono con le loro parole mirate lasciando un segno oltre che a raccontare la verità
Quali le maggiori
difficoltà che hai affrontato negli anni per emergere nell'ambito musicale?
Sinceramente non reputo nessuna difficoltà maggiore rispetto ad altre, in quanto voglio fare della mia passione, del mio sogno, il mio lavoro e sono consapevole che di difficoltà ne dovrò affrontare
Il tuo sogno nel cassetto?
Diventare chissà quel vecchio cantante di successo
Quali sono i prossimi
obiettivi?
Insieme al mio team composto da Giuseppe Macchitella e Rory Di Benedetto stiamo lavorando su brani che usciranno a breve e ad un album
Come stai vivendo l’uscita del singolo?
Sono abbastanza tranquillo e allo stesso tempo felicissimo
Il mio nuovo singolo è nato durante l’estate di due anni fa.
Questo brano è un inno all’amore autentico, quello che va oltre le cicatrici del passato e abbraccia le imperfezioni dell’altro. Esprime un amore che va oltre le ferite lasciate da chi, in passato, non ha saputo vedere oltre l’apparenza. L’immagine della Polaroid sbiadita rappresenta il tempo che passa, che cerca di consumare i ricordi, ma viene sconfitto dall’intensità del legame. Il tempo può logorare la carta ma non il sentimento. Nel ritornello l’immagine della farfalla, spesso simbolo di qualcosa di fragile, qui diventa la chiave della salvezza, la presenza capace di dare un senso anche ai momenti più bui. Inoltre ci fornisce la testimonianza che anche in mezzo alle difficoltà, l’amore può essere un porto sicuro. È un brano che parla di fiducia, di accettazione reciproca, di un amore che non si spaventa di fronte ai mostri dell’altro, ma li accoglie e li sfida insieme. Amare non è pretendere fiducia immediata, ma saper aspettare che l’altro trovi il coraggio di lasciarsi andare. L’amore vero non forza, non pretende, ma resta, anche quando l’altro ha paura di crederci.
Il sound rispecchia pienamente quello che è il mio genere musicale il tutto arricchito dagli strumenti dal vivo
Sono un amante dei grandi classici della musica italiana e prediligo la musica “dell’epoca precedente” ma etichettandomi come un amante della musica mi piace ascoltare di tutto.
L’artista che mi ha influenzato maggiormente e che seguo con tantissima ammirazione è Fabrizio Moro che rappresenta per me l’apice del cantautorato italiano in questo momento. I suoi testi sono a tutti gli effetti delle poesie che colpiscono con le loro parole mirate lasciando un segno oltre che a raccontare la verità
Sinceramente non reputo nessuna difficoltà maggiore rispetto ad altre, in quanto voglio fare della mia passione, del mio sogno, il mio lavoro e sono consapevole che di difficoltà ne dovrò affrontare
Diventare chissà quel vecchio cantante di successo
Insieme al mio team composto da Giuseppe Macchitella e Rory Di Benedetto stiamo lavorando su brani che usciranno a breve e ad un album