Con “With All Their Lies”, Algieri esplora un lato più crudo e autentico della sua musica, dando vita a un brano che colpisce per la sua intensità emotiva. L’artista ci racconta come ha cercato di catturare l’essenza viscerale del brano e il processo che ha portato alla sua creazione.
'With All Their Lies' sembra essere un'esplorazione di emozioni intense e viscerali. Come hai fatto a catturare questa intensità nella registrazione?
Ho lasciato che la voce si sporcasse, che le chitarre graffiassero, che il suono non fosse troppo perfetto. Non volevo qualcosa di patinato, ma reale. Ho cantato come se fosse l’ultima volta, e credo si senta.
Qual è stato il ruolo della produzione musicale nel trasmettere il tuo messaggio con questo singolo?
Fondamentale. Ho lavorato in remoto con i ragazzi del Gold Pressure Studio di Roma per ottenere un mix che esaltasse ogni dettaglio emotivo. La produzione ha dato corpo al brano, ha tradotto in suono tutto quello che avevo dentro.
Come hai visto l'evoluzione del tuo stile musicale da 'Ribelle nel silenzio' a 'With All Their Lies'?
È stato un passaggio naturale ma deciso. La versione in inglese ha un respiro più internazionale, ma conserva la stessa forza. Ho voluto rendere tutto più essenziale, più diretto, sia a livello musicale che testuale.
Qual è il contributo che la tua esperienza personale ha avuto sulla creazione di questo brano?
Totale. Ogni parola, ogni nota nasce da qualcosa che ho vissuto. Non è un brano costruito a tavolino, è il riflesso di quello che sono e di quello che ho imparato osservando il mondo intorno a me.
Cosa ti aspetti che gli ascoltatori prendano da questa canzone?
Che si sentano meno soli. Che trovino in queste parole una forma di riscatto. Vorrei che il brano fosse una mano tesa, un promemoria che si può essere fragili e forti allo stesso tempo.
