“Niente”: Valentina Indelicato racconta la fragilità senza filtri

redazione

Con il nuovo singolo
“Niente”, Valentina Indelicato esplora ciò che spesso resta nascosto dietro una parola apparentemente vuota. Il brano dà voce a emozioni taciute e fragilità silenziose, trasformando il “niente” in una presenza intensa, capace di farsi sentire nel corpo e nell’anima.
In questa intervista per Top Stage, l’artista riflette sul valore dell’ascolto di sé, sulla forza della vulnerabilità e sul legame profondo che la musica può creare con chi si riconosce nelle sue parole. Un dialogo intimo e sincero, che invita a guardare dentro i propri vuoti senza paura.

“Niente” invita a riconoscere ciò che si tende a nascondere: pensi che i giovani oggi abbiano paura di mostrarsi fragili?
Mostrare fragilità può sembrare un rischio in un mondo che spesso premia la perfezione e l’apparire. Ma la fragilità non è debolezza: è un punto di contatto tra le persone, qualcosa che rende imperfetti e per questo veri e umani. “Niente” nasce proprio dalla voglia di ricordare che riconoscere ciò che sentiamo è parte della nostra forza, e non il contrario.

Ricevi spesso messaggi di ragazzi che si riconoscono nelle tue canzoni?
Sì, e ogni volta è un momento speciale e per me molto emozionante. 
Sapere che le mie parole abbiano toccato e riscaldato il cuore di qualcuno, alleviato per un attimo la solitudine che si sente nel portare addosso il peso della propria fragilità, è qualcosa che mi dà una gioia enorme. 
Spero che “Niente” possa essere una calda carezza per chi si tiene tutto addosso, per chi tiene le parole tra le dita aspettando che scivolino via. Non tutti i vuoti sono tali, e non tutti sono da riempire e capire, ma solo da accettare: alcuni esistono per guardarsi dentro, per respirare, per capire chi siamo davvero. 

Cosa ti emoziona di più nel pensare che una tua canzone possa far sentire qualcuno meno solo? 
Mi emoziona percepire la connessione che si crea attraverso la musica. 
È come un piccolo miracolo, un legame silenzioso fatto di note ed emozioni in viaggio. 

Se potessi consegnare un messaggio ai ragazzi che ascoltano “Niente”, quale sarebbe?
Vorrei dire loro di non temere di esplorare ciò che provano, di accogliere le proprie emozioni assieme alla fragilità che queste portano con sé.
Ogni sentimento ha valore, e riconoscerlo è il modo migliore per sentirsi liberi e vicini agli altri.

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