L’album “Tra luci ed ombre” presenta molti colori al suo interno ed ogni brano resta differente dagli altri con influenze che spaziano dal blues, al country per finire nel rock, anche se il disco stesso presenta un sound molto più quieto. La prima traccia è un brano rock autobiografico alla quale l’artista fa un chiaro riferimento all’essere controcorrente e anticonformista. “La creazione” è un brano dolce ed etereo, quasi fantasioso. Successivamente troviamo i tre singoli che hanno anticipato il progetto discografico, “Il viaggiatore delle fantasie”, “Accendo il buio” e “Venere”; a seguire un brano strumentale dal sound che si avvicina allo stile californiano dal titolo “Visioni”. Con la settima traccia Zar tira fuori la sua grinta rock ed affronta il “Destino” nei panni di un pugile; “Utopia”è un brano con venature modern-folk che gira attorno alle nuove generazioni rimproverando le loro abitudini. Infine, nell’ultima traccia il cantautore canta cosa vuol dire “Essere Padre”.
“Tra luci ed ombre” è prodotto e mixato da Cristiano Norbedo e masterizzato da Ricky Carioti e vede le collaborazioni di artisti come Andrea Rigonat, Max Gelsi, Matteo Brenci.
Da dove nasce la passione per la musica?
Questa passione nasce da bambino, sono sempre stato molto legato alla musica. Mi piaceva spesso cantare e immaginarmi su un palco a suonare del rock’n’roll.
La musica nella tua vita cosa rappresenta?
Per me la musica è una forma di espressione, un mezzo molto utile per esprimere concetti che non si riuscirebbero a trasmettere facilmente a parole.
Per questo ritengo che i miei brani devono riuscire ad essere spensierati anche se a volte possono parlare delle problematiche della vita.
Ci puoi raccontare la genesi del tuo nuovo disco?
Il mio album nasce da un’idea di unire poesia e musica. Avevo delle idee per i miei brani e così decisi di affidarmi ad un bravo produttore per pubblicare i miei lavori.
Una volta giunto nello studio di produzione ho iniziato a capire come si costruiscono realmente i brani dietro le quinte e devo dire che l’aspetto più utile è stato quello della ricerca musicale e delle varie sonorità.
Quanto di personale c’è nelle tue canzoni?
Nei miei brani parlo delle persone in generale, sono molto riservato. Difficilmente scrivo qualcosa su di me. Se non sono dediche sono storie, di solito.
Quali soddisfazioni ti sta dando l'album?
Sicuramente il fatto che piace agli ascoltatori mi soddisfa molto.
Continuo a ricevere commenti positivi sull’album e la cosa che mi viene chiesta maggiormente è: “Quando lavorerai al prossimo album?”
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Al momento mi sto dedicando alla promozione dell’album, poi penserò a scrivere delle poesie e subito dopo ragionerò sulle prossime tappe musicali e non solo.